Il gioco d’azzardo è ormai, nel nostro paese, un fenomeno di massa. Quest’anno dovrebbe produrre un fatturato di oltre 80 miliardi di euro. L’Italia è il primo paese al mondo per spesa pro capite per i giochi d’azzardo. Giocano tutti: minorenni e anziani, donne e uomini, ricchi e poveri, disoccupati e pensionati. Lo Stato ci guadagna qualcosa, certo, grazie alle tasse che i concessionari devono versargli. Ma quali costi sociali e sanitari deve sostenere la collettività? Problemi di dipendenza, difficoltà economiche personali e familiari, ricorso all’usura e infiltrazioni criminali: sono tanti i punti problematici.
La campagna “Mettiamoci in gioco” vuole aprire il dibattito su questi costi non sufficientemente considerati, presentando un proprio dossier. All’interno dell’iniziativa, Libera presenterà l’aggiornamento del dossier “Azzardopoli 2.0”, sulla presenza delle mafie nel gioco d’azzardo.
“I costi sociali e sanitari del gioco d’azzardo”
Dossier della campagna “Mettiamoci in gioco” e “Azzardopoli 2.0”, dossier di Libera su mafie e gioco d’azzardo
Conferenza Stampa
Martedì 4 dicembre 2012 – ore 12,00
Senato della Repubblica – Palazzo Madama
Sala Stampa “Caduti di Nassirya”