Il volume affronta il tema della violenza contro le donne provando a restituire i principali elementi di un fenomeno che, solo recentemente, è diventato a tutti gli effetti oggetto di politiche mirate.
Dopo una breve analisi della violenza di genere dal punto di vista fenomenologico, l’autrice ricostruisce le fasi del dibattito a livello internazionale, attraverso i documenti, le convenzioni, le linee-guida e i progetti più significativi dedicati al contrasto della violenza sulle donne da parte di istituzioni transnazionali quali l’ONU, l’OMS e il Parlamento Europeo. Il dato più importante che emerge da questa breve rassegna è che, seppure in modo lento e contraddittorio, la violenza di genere inizia a essere considerata come una violenza di tipo strutturale, che assume varie forme e manifestazioni (maltrattamento, stupro, stalking, abuso, tratta, tortura, violenza verbale, sessuale, fisica e psicologica etc). Altri elementi fondamentali che caratterizzano il fenomeno sono la sua trasversalità socio-demografica tanto per le vittime che per gli autori di violenza, la famiglia come luogo d’elezione degli abusi, e il fatto che nella maggioranza dei casi la violenza è agita da uomini conosciuti dalla donna, quindi mariti, compagni, conoscenti, ex partner. Una particolare attenzione è dedicata alla definizione e analisi della violenza familiare (IPV, Intimate Partner Violence), che rappresenta la forma di violenza più diffusa e dalle conseguenze più negative per la salute psico-fisica femminile e dei figli.
Di grande interesse sono i capitoli nei quali l’autrice descrive le modalità e le ragioni attraverso le quali la medicina e i servizi sanitari hanno storicamente rimosso o minimizzato le differenze di genere nella diagnosi, nella cura e in generale nella salute, assumendo il corpo maschile come paradigma. E‘ questo “vizio” originario alla base della sistematica sottovalutazione dei sintomi legati alle varie forme di violenza e di maltrattamento subiti dalle donne, come ad esempio risulta oggi chiaro nelle sindromi depressive, molto diffuse nella popolazione femminile e con legami spesso diretti con la violenza di genere, che però difficilmente sono riconosciuti in quanto tali dal personale sanitario.
Reale affronta in modo esaustivo nei capitoli rimanenti ciò che le istituzioni e il personale sanitario dovrebbe e potrebbero fare per migliorare la diagnosi, la cura e la presa in carico delle donne oggetto di violenza psico-fisica. Obiettivo che, argomenta Reale, si scontra potentemente con i pregiudizi e le resistenze socio-culturali anche del personale medico e sanitario ma che oggi, a differenza del passato, per realizzarsi può contare su strumenti e dispositivi di vario tipo (documentazioni, ricerche, progetti, prassi operative, schede, questionari) sempre più precisi e affidabili. Risulta perciò indispensabile, secondo l’autrice, intervenire in modo attivo sulla formazione del personale sanitario attraverso azioni specifiche d’informazione e di sensibilizzazione.
In conclusione, si tratta di un testo che ha il merito di unire il rigore teorico a concreti riferimenti a storie di vita e a prassi operative, offrendosi così come un importante strumento di formazione sulla violenza di genere per quanti operano nei servizi sanitari.
MALTRATTAMENTO E VIOLENZA SULLE DONNE -VOL 1 LA RISPOSTA DEI SERVIZI SANITARI,
Reale E.,
FrancoAngeli, Milano, 2012
Il volume è disponibile c/o Cesda