USI TERAPEUTICI DELLA CANNABIS: STUDI SUGLI EFFETTI CONTRO IL DOLORE

west indian medical journalL’uso terapeutico di cannabis, sotto forma di farmaci di sintesi che ne sfruttano le molecole e i principi attivi, è una questione molto controversa, anche per le note implicazioni politiche di tale dibattito. Negli ultimi trent’anni, tuttavia, in parallelo all’aumento di conoscenze dei meccanismi fisiologici di funzionamento della cannabis e dei suoi specifici ricettori, sono aumentati gli studi clinici sui possibili utilizzi in campo farmacologico, per alcune patologie, della cannabis.

Sul piano degli effetti fisiologici, la cannabis ha una lunga storia d’utilizzo finalizzato al contrasto del dolore. Alcuni studi hanno evidenziato come la cannabis possa avere effetti dieci volte più potenti della morfina nei modelli animali del dolore; inoltre, la cannabis attenua diversi tipi di dolore (neuropatici e infiammatori) e lo stesso sistema endocannabinoide può essere modulato da vari stadi cronici di dolore. Sebbene in generale su questa area i risultati siano piuttosto incoraggianti, alcuni studi mostrano delle limitazioni sull’utilizzo di farmaci a base di cannabis nelle terapie contro il dolore, specie per la presenza di effetti collaterali.

La stimolazione dell’appetito, effetto riconosciuto della cannabis in letteratura, ha aperto la strada negli ultimi anni alla sperimentazione di farmaci anti-obesità basati sui principi attivi della cannabis, che non hanno però portato alla loro commercializzazione, a causa di alcuni effetti secondari negativi evidenziati.

Anche su alcune gravi malattie infiammatorie e degenerative, come la sclerosi multipla, sono state condotte sperimentazioni al fine di accertare l’eventuale utilità di farmaci cannabinoidi. Rispetto agli usi anti-infiammatori, è stato infatti notato che la presenza di endocannabinoidi è elevata nei tessuti in cui è presente un’infiammazione, probabilmente per il fatto che l’accumulazione di endocannabinoidi è un tentativo adattivo del corpo di alleviare il dolore. Per le terapie di contrasto alla sclerosi multipla i risultati non appaiono univoci, ma mostrano indicazioni da approfondire sull’utilità dei principi attivi della cannabis nella riduzione di alcuni sintomi della sclerosi multipla, come il dolore, la spasticità e il controllo motorio.

Youssef F., Irving Y., 2012, From Cannabis to the Endocannabinoid System: Refocussing Attention on Potential Clinical Benefits, West Indian Medicine Journal, 61 (3), pp. 264-270.

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