L’ALCOL MORTALE – Risultati di uno studio

addiction1Una recente ricerca scientifica ha scoperto che l’assunzione – anche moderata – di alcol è una causa diretta dell’insorgenza di tumori in diverse parti del corpo.
Lo studio, a cura di Jennie Connor del Dipartimento di Medicina Preventiva e Sociale dell’Università di Otago, in Nuova Zelanda, è stato pubblicato sulla rivista Addiction.
Secondo la ricerca, almeno il 6% di morti per cancro nel mondo sono da ricondurre all’assunzione di alcol. Nella percentuale sono inclusi anche i casi di chi non è un bevitore forte, ovvero i consumatori moderati di prodotti alcolici.
Come scrive Connor nel suo report, “è stimato che l’alcol abbia causato approssimativamente mezzo milione di decessi per tumore nel 2012”: una dichiarazione allarmante quanto scientificamente provata.
In particolare, il consumo di bevande alcoliche è associato a tumori sorti in determinate aree del corpo, come ad esempio il fegato, il colon, l’esofago e il seno. Ad ogni modo, l’alcol è un fattore non del tutto insignificante in altre patologie, come il tumore alla pelle, al pancreas e alla prostata.
Lo studio non lo spiega che la relazione tra consumo di alcol e insorgenza di tumori sia un fenomeno strettamente legato alla produzione dell’acetaldeide, liquido incolore cancerogeno che nella saliva raggiungerebbe altissimi livelli a causa dell’assunzione di alcol.
Per ciò che concerne il cancro al seno, la Connor si è basata anche sui dati forniti da The Million Women Study dell’Università di Oxford, secondo cui tra le donne che bevono dai 70 ai 140 grammi di alcol a settimana c’è un incremento del 13% della possibilità di contrarre un tumore e il 5% in più rispetto a coloro che assumono “solamente” 20 grammi di alcol ogni 7 giorni.
Un altro punto essenziale dello studio dell’Università di Otago è la scoperta che la quantità di alcol assunto non inciderebbe poi così tanto: la discriminante sarebbe l’assunzione di alcol di per sé.
Ad esempio, per quanto riguarda il cancro alla bocca, all’esofago, al seno e alla faringe, la quantità di alcol ingerito nel corso degli anni non ha molta importanza, mentre inizia ad avere un’incidenza maggiore per ciò che concerne il tumore al fegato, al colon e alla laringe.
Ad ogni modo, la ricerca della Connor avverte quanto lo stile di vita – e non solo l’ingerire alcol – gravi non poco sulla possibilità di sviluppare malattie mortali, come il cancro ma anche come i disturbi cardiovascolari. Le condizioni demografiche e la cura che ognuno di noi mette nel condurre una vita sana sono fattori essenziali anche per gli astemi.
Per ridurre il rischio di contrarre dei tumori legati all’alcol, il team di ricercatori dell’università di Otago raccomanda ridurre il proprio consumo di alcol. “La riduzione a livello globale dell’assunzione di bevande alcoliche avrebbe un’importante rilevanza sulla diffusione del cancro, mentre bersagliare i bevitori accaniti avrebbe una portata limitante”.
La sfida più grande, secondo la Connor, è comunque quella di cambiare la mentalità della gente: “Se la maggior parte della popolazione è pronta ad accettare che fumare causi il cancro, il ruolo dell’alcol è percepito come molto più complesso e indiretto in questo processo”.

Alcohol consumption as a cause of cancer
Jennie Connor
Addiction, 21 July 2016
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