L’ADHD (disturbo di iperattività e deficit d’attenzione) è una diagnosi sempre più utilizzata e diffusa in psichiatria e che risulta indagata in misura crescente anche in riferimento alla dipendenza da sostanze.
Lo studio esaminato si concentra su una panoramica di recenti ricerche tedesche sulla prevalenza di ADHD in pazienti con problemi correlati all’uso di sostanze. Un altro aspetto considerato dallo studio è l’analisi del substrato neurobiologico dell’effetto del trattamento farmacologico presso i pazienti di questo gruppo.
A livello metodologico, sono stati usati e integrati in sede d’analisi tre diversi studi: una meta-analisi della prevalenza di ADHD in un campione di 6689 pazienti con problemi correlati all’uso di sostanze, uno studio sulla prevalenza di ADHD e di altri gravi disturbi psichiatrici presso un campione di 193 pazienti trattati con metadone e infine uno studio sugli effetti farmacologici del trattamento in 24 pazienti con e senza dipendenza da cocaina.
La prevalenza di ADHD nei pazienti con problemi correlati all’uso di sostanze è stimata in una percentuale del 23.1%. Questa prevalenza è influenzata dallo strumento diagnostico utilizzato per l’ADHD e dalla sostanza d’abuso, risultando infatti la cocaina associata a una prevalenza più bassa di ADHD rispetto alle altre sostanze. La prevalenza trovata fra i pazienti trattati con terapia a base di metadone è simile alla precedente, essendo pari al 24.9%. Inoltre, la comorbilità di disturbi psichiatrici è presente in mondo abbastanza frequente. Infine, rispetto all’ultimo studio sono stati trovati livelli di dopamina minori nei pazienti dipendenti da cocaina e diagnosticati con ADHD, rispetto ai pazienti con ADHD ma senza dipendenza da sostanze.
Van Emmerik K. et alter, 2013, Substance use disorders and ADHD: an overview of recent Dutch research, Tijdschrift Voor Psychiatrie, Vol. 55 (11), pp. 861-866.
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