FERMARE LE MAFIE CHE INVESTONO NEL SETTORE AZZARDO

DOSSIER-GIOCO (1)Comunicato stampa
Fermare le mafie che investono nel settore azzardo
Don Zappolini: “Le indagini giudiziarie parlano chiaro: le infiltrazioni mafiose sono sempre più rilevanti.
Vanno messi in campo interventi urgenti e mirati”
Presentato a Roma il dossier “Gioco sporco, sporco gioco.
L’azzardo secondo le mafie”
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“Le indagini giudiziarie sulle infiltrazioni mafiose nel settore dell’azzardo parlano chiaro: le mafie stanno investendo in modo sempre più massiccio e capillare in questo business, che permette di riciclare enormi quantità di denaro sporco, fare affari e rinforzare la propria presenza sui territori. Anche per questo occorre una legge che regolamenti il fenomeno nel suo complesso e che preveda misure mirate per ostacolare la presenza delle organizzazioni mafiose nel settore del gioco d’azzardo.”
Questo l’appello lanciato oggi da don Armando Zappolini, presidente del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA), in occasione della presentazione a Roma del dossier “Gioco sporco, sporco gioco.

L’azzardo secondo le mafie”, promosso dalla nostra Federazione e realizzato da Filippo Torrigiani, consulente della Commissione Parlamentare Antimafia e del CNCA proprio su questi temi.

Il dossier appare con una prefazione dell’on. Luciano Violante e una postfazione del sen. Stefano Vaccari, ambedue intervenuti alla presentazione del dossier insieme a Pier Paolo Baretta, sottosegretario all’Economia con delega per i giochi.
Il dossier presenta una fotografia dello stato attuale del rapporto tra criminalità organizzata e azzardo. Un quadro che Torrigiani tratteggia ricorrendo ai dati e alle informazioni che si ricavano dalle principali inchieste giudiziarie condotte nel nostro paese per combattere il riciclaggio e, più in generale, le diverse facce della presenza mafiosa nel settore.
“Per troppo tempo”, ha notato Torrigiani, “si è erroneamente creduto che se lo Stato avesse ampliato, controllato e gestito l’offerta del gioco lecito, si sarebbe contrastata la presenza dell’illegalità, sino a rendere il mercato del gioco illegale improduttivo. Il corso degli eventi, invece, ha sancito ben altro. I tentacoli dell’illegalità prosperano benissimo su un binario ‘parallelo’ e con un giro di affari difficilmente quantificabile; la realtà incontrovertibile evidenzia come, a fronte di una maggiore offerta del ‘gioco legale’ sia più semplice per i clan malavitosi trarre profitti attraverso pratiche di usura, riciclaggio, estorsione, imposizione”.
“Noi riteniamo”, ha affermato don Zappolini “che, per realizzare un efficace contrasto alle mafie nel settore azzardo, debba essere considerato come punto di riferimento imprescindibile il lavoro compiuto in merito dalla Commissione Parlamentare Antimafia, con il coordinamento proprio del sen. Vaccari, che ha avanzato 23 proposte di modifica normativa rivolte al legislatore, riportate nel dossier, relative a cinque diversi ambiti di intervento: barriere all’ingresso; revisione delle sanzioni penali e amministrative; rafforzamento delle misure antiriciclaggio per la tracciabilità delle vincite; politiche antimafia e ruolo delle autonomie locali; una nuova governance del settore.”

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