GIOCO D’AZZARDO ITALIA: 200mila I GIOVANISSIMI A RISCHIO

gioco giovaniIn aumento il gioco d’azzardo per i giovani tra i 15 e i 19 anni: dal 39% del 2014 la percentuale è passata al 42% del 2015.
Sono duecentomila gli adolescenti italiani dediti al gioco d’azzardo. E il dato è in costante aumento. Di pari passo con le macchinette piazzate nei bar e nelle tabaccherie e con la crescita delle sale slot. Sono i ‘gratta e vinci’ però che vanno per la maggiore.

L’Italia è un Paese per vecchi, ma non per quanto riguarda scommesse e gioco d’azzardo, un settore che vede allargarsi a macchia d’olio il numero di ragazzi tra i 15 e i 19 anni. D’altronde, il nostro Paese ne offre molte di possibilità, generando un giro d’affari da 87,8 miliardi di euro (dati 2015).
La percentuale di teenager dedica al gioco d’azzardo è passata dal 39% del 2014 al 42% del 2015, come da dati diffusi dal Centro nazionale di ricerche (Cnr).

Sono i maschi quelli che giocano di più, 51% contro il 32% di femmine: un milione e duecentomila gli adolescenti che fin dalla mattina presto saltano la scuola per recarsi a scommettere, nonostante il gioco d’azzardo, nel nostro Paese, sia vietato per legge ai minorenni. I controlli sono praticamente inesistenti, la carta d’identità non viene chiesta. E così, 200 mila under 19 fanno puntate anche quattro volte a settimana, prediligendo il Bingo, le slot machine, i gratta e vinci e le scommesse sportive: il 7% dei giovanissimi è dipendente.

La Casa del giovane di Pavia ha stimato che almeno uno studente su due delle scuole lombarde ha giocato d’azzardo. “Le app dedicate si moltiplicano, le macchinette sono ovunque” spiega lo psicologo Simone Feder, animatore del movimento ‘No slot’, che cerca di fare prevenzione nelle scuole.
“I ragazzini mi chiedono: se fa male, perché è legale?”. Il problema è duplice: “I soldi che buttano e il tempo che sprecano”. Le carte di credito dei genitori vengono prosciugate inseguendo un sogno, diventare ricchi. Senza rendersi conto che ci si sta impoverendo sempre di più. E che il gioco d’azzardo sta diventando una patologia vera e propria.

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