GIOVANI E STILI DI VITA A RISCHIO: INDAGINE EDIT

Sono stati presentati dall’ ARS, nel convegno tenuto il 5 dicembre a Firenze, i risultati delle indagini EDIT sui comportamenti a rischio e stili di vita dei giovani toscani. Particolare interesse ha suscitato il confronto tra la rilevazione effettuata degli anni 2005 e 2008 confrontata con quella del 2011. Grazie all’ uso dei tablet che permettono l’ immissione dei dati in tempo reale, dalla sede scolastica all’ Agenzia Regionale , i ricercatori hanno potuto render conto di molti dati significativi che evidenziano la necessità di implementare le iniziative di prevenzione rivolte alla fascia giovanile 14-19 anni nella Regione Toscana.

L’ Agenzia ha curato un report distribuito ai partecipanti anticipando il quaderno che sarà disponibile alla fine dell’ anno. Il dott. Cipriani, Coordinatore dell’ Osservatorio di epidemiologia, ha evidenziato l’ importanza di una sinergia tra i risultati delle ricerche epidemiologiche e i servizi che si occupano degli interventi nei settori presi in esami: il comportamento alla guida, dopo l’assunzione di alcol e sostanze psicotrope, al fine di diminuire l’infortunistica stradale e i gravi danni alla salute individuale e collettiva.

Il dott. Voller , Dirigente settore epidemiologia, ha presentato i risultati complessivi delle indagini evidenziando alcune significative discrepanze tra l’ impegno dei servizi sanitari e la percezione dei rischi per la salute da parte degli studenti di scuola media superiore (la rilevazione del 2011 ha coinvolto 4829 studenti, stratificati per sesso ed età).

Per quanto riguarda l’infortunistica stradale ben il 34,2% dei giovani ha dichiarato di essersi messo alla guida dopo aver bevuto troppo e/o dopo aver assunto sostanze stupefacenti, il 47,1% è stato coinvolto in un incidente stradale (nel 2005 era il 51,7%), mentre il 28,7% ha dovuto ricorrere al Pronto Soccorso, ed il 29,4% è stato fermato per il controllo del tasso alcolemico nell’ ultimo anno precedente l’ intervista.

Quanto alle differenze di genere è significativo il sorpasso segnato dalle ragazze che hanno superato i maschi tra i fumatori regolari con un consumo giornaliero superiore a 6 sigarette, l’ età media di inizio è 15 anni e vi è una correlazione significativa tra la presenza di genitori fumatori e il consumo di tabacco da parte dei figli.

Altra associazione rilevante è stata trovata tra i livelli di consumo di alcolici –specie in relazione ai consumi a rischio dannosi- e il consumo di altre sostanze, la propensione al gioco d’ azzardo e l’ incidentalità stradale.

Per quanto riguarda il consumo di sostanze psicotrope illegali il 24,8% dei giovani dichiara di averne consumata almeno una nei 30 giorni precedenti l’intervista e il riferimento è soprattutto relativo alla cannabis, anche se una certa percentuale di diciannovenni dichiara di aver già provato la cocaina e, tra i consumatori, il 13,4% devo essere già considerati poliassuntori.

L’indagine sul comportamento sessuale ha evidenziato che il 46% degli adolescenti intervistati ha già avuto un rapporto sessuale completo e,tra questi, il 60,1% ha usato il profilattico (nel 2005 era il 65%), il 51,2% dichiara di avere avuto rapporti sessuali con almeno tre partner, mentre ben il 12,3% non ha utilizzato alcun metodo anticoncezionale. Nonostante dati così allarmanti i ragazzi riferiscono di avere una buona conoscenza sulle MTS e le loro vie di trasmissione, evidenziando quindi come la sola informazione non rappresenti un efficace metodo di prevenzione.

Sono disponibli le slides dell’ intervento di

Caterina Silvestri

Fabio Voller-Alice Berti

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