In questa fase della vita internazionale, nella quale si intensificano i segnali di allarme sociale, c’è il concreto pericolo che si riducano sempre più i livelli di tolleranza nei confronti delle minoranze costituite dagli stranieri immigrati, non solo attraverso l’approvazione di nuove leggi, ma anche attraverso un’interpretazione decisamente più restrittiva delle leggi già esistenti.
Queste minoranze – portatrici di diverse tradizioni culturali – sono sempre più percepite dai cittadini come una minaccia per la vita sociale e una convivenza pacifica.
Sulla base dello scenario culturale e politico che il nostro Paese attraversa, il rapporto con gli immigrati può mutare. Lo dimostra la ricostruzione delle fasi storiche che hanno coinvolto gli atteggiamenti degli italiani negli ultimi decenni.
Nell’ultimo biennio, il tema dell’immigrazione è tornato prepotentemente in primo piano anche sulla scena politica internazionale.
Tra le indagini condotte nel contesto italiano è da segnalare la ricerca realizzata dall’Eurispes (2011) che rileva che quasi la metà degli italiani (46%) ritiene che un atteggiamento di diffidenza nei confronti degli immigrati sia giustificabile, anche se solo in alcuni casi. Il 23% definisce, invece, questo atteggiamento “pericoloso”, il 18% “riprovevole”, il 10% “condivisibile”.
L’opinione più diffusa (86% degli intervistati) è che gli immigrati svolgono lavori che gli italiani non vogliono fare, contribuendo così al miglioramento della nostra economia.
Rispetto agli adulti, la diffidenza dei giovani nei confronti degli immigrati sembra – paradossalmente – essere maggiore, come rilevato da una ricerca realizzata da Gfk Euriscko (2010).
In generale, quello che sembra emergere dalle indagini condotte negli ultimi anni è la conferma che “la sicurezza è la condizione necessaria per il dialogo tra culture”. E’ infatti il senso di insicurezza a influire in modo negativo sulla percezione del fenomeno migratorio: l’insicurezza per la propria incolumità – rafforzata dalla percezione di un nesso tra immigrazione e criminalità -, l’insicurezza generata dalla crisi economica e occupazionale, che vede gli immigrati competitori nell’accesso ai posti di lavoro, e l’insicurezza alimentata dal declinio del sistema di welfare.
Giovanni Giulio Valtolina – docente del Dipartimento di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano -, in un articolo pubblicato sulla rivista Famiglia Oggi, partendo dall’analisi di recenti indagini, affronta il tema degli atteggiamenti degli italiani nei confronti degli immigrati.
FAMIGLIA OGGI
n. 6 Novembre – Dicembre 2012
GLI STRANIERI IN UNA SOCIETA’ MULTIETINCA
Giovanni Giulio Valtolina
Pag. 14-20
La rivista è disponibile c/o il Cesda