L’articolo riporta i risultati dell’esperienza realizzata presso la Casa Circondariale “Le Novate” di Piacenza che prevedeva l’attivazione di uno sportello per i detenuti immigrati.
Il progetto, che ha preso avvio nel 2001, è stato inaugurato con obiettivi ambiziosi: coordinare e dare continuità alle attività esistenti nel carcere, aumentare la motivazione dei ristretti ad uscire da una situazione negativa e pensarsi in un futuro differente, facilitare il rapporto tra carcere e comunità locale.Nello specifico, il progetto si proponeva di fornire uno spazio di ascolto a detenuti stranieri e risposte adeguate alle loro richieste, creare collaborazioni con sportelli esistenti, migliorare la conoscenza reciproca e interculturale tra i detenuti e gli operatori penitenziari e gli operatori della comunità esterna, anche volontari attivi nel carcere, rendere più sopportabile la detenzione e contrastare atteggiamenti autodistruttivi.
L’articolo riferisce dell’eccellente risposta avuta nel corso di dieci anni di attività dello sportello, tuttavia evidenzia come, a causa della progressive risorse economiche, le attività del progetto negli ultimi anni sono state ridotte all’essenziale.
Dato il momento di tagli e di minore disponibilità di finanziamenti, secondo l’autrice, per continuare a garantire il rispetto dei diritti fondamentali dei detenuti stranieri, risulta necessario ripensare al progetto, rivedere gli obiettivi possibili e realizzabili nell’attuale situazione interna ed esterna al carcere.
SESTANTE
I NODI TRA CONSUMI E DIPENDENZE
n.35 Luglio 2012
LO SPORTELLO ACCOGLIENZA DEI DETENUTI NEL CARCERE DI PIACENZA
Gli immigrati con problemi di tossicodipendenza
Mara Verderi
Pag.37-38
La rivista è disponibile c/o il Cesda