L’Osservatorio Europeo sulle droghe ha presentato la “Relazione europea sulla droga 2014: Tendenze e sviluppi”. Il documento illustra le tendenze di consumo nei 28 paesi europei, in Turchia e in Norvegia.
Il quadro dei consumi di sostanze stupefacenti è in costante evoluzione: accanto alle droghe tradizionali, il cui consumo risulta stabile, si assiste ad una crescita di interesse verso le droghe sintetiche, le nuove droghe ed i medicinali. Il mercato delle droghe è quindi complesso e mutevole.
Il consumo di cannabis in Europa appare complessivamente stabile o in calo, soprattutto tra i giovani. Le tendenze nazionali appaiono tuttavia più divergenti, come dimostra il fatto che tra i paesi dove sono state effettuate nuove indagini dal 2011, otto hanno segnalato tendenze in calo e cinque hanno dichiarato aumenti della prevalenza nell’ultimo anno (15–34 anni). Nel 2012 la cannabis è stata la droga segnalata più frequentemente come motivo principale per sottoporsi per la prima volta al trattamento della tossicodipendenza. I dati raccolti nell’UE suggeriscono inoltre che la cannabis continua a essere la droga che divide maggiormente l’opinione pubblica, contribuendo a un animato dibattito, alimentato da sviluppi internazionali in merito alle modalità di controllo della disponibilità e del consumo.
L’aumento del numero, del tipo e della disponibilità di nuove sostanze psicoattive (NSP) non mostra segni di cedimento. Anzi, nel 2013 sono state notificate per la prima volta al sistema di allerta rapido dell’UE 81 nuove sostanze psicoattive, portando a quota 350 le sostanze monitorate dall’agenzia. Le nuove sostanze psicoattive non sono controllate dal diritto internazionale e spesso vengono vendute sul mercato come “droghe legali”, prodotte con l’intento di imitare gli effetti delle droghe controllate. Si osserva un calo generale dei decessi correlati al consumo di stupefacenti, una delle principali cause di morte tra i giovani europei, sia direttamente, in seguito a overdose (decessi indotti da stupefacenti), sia indirettamente, in seguito a malattie, incidenti, violenze e sucidi connessi al consumo. Il tasso medio di mortalità per overdose è di 17 decessi per milione di abitanti (15 – 64 anni), ma ci sono paesi con tassi ben più alti, Estonia (191 per milione), Norvegia (76 per milione), Irlanda (70 per milione), Svezia (63 per milione) e Finlandia (58 per milione).
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