Use of different subjective health indicators to assess health inequalities in an urban immigrant population in north-western Italy

BMCLo studio è stato effettuato a Genova nella prima metà del 2012. Il metodo utilizzato è l’analisi dei dati su un campione, non rappresentativo, composto da 502 soggetti di nazionalità straniera residenti a Genova. Il campione presenta un’alta eterogeneità a livello di provenienza geografica –essendo rappresentate 49 nazioni-, e vi è una prevalenza di donne (54%). E’ stato utilizzato il questionario SF- 12, per testare le condizioni di salute fisica e mentale, integrato da items di tipo socio-demografico, sul percorso migratorio, sui consumi di sostanze, al fine di disporre di due distinti indici, l’Health-Related Quality of Life (HRQoL), e il Self-Rated Health (SRH). Obiettivo dello studio è di identificare le caratteristiche associate con un’autovalutazione negativa delle condizioni di salute, con punteggi bassi nel questionario SF- 12 e con la prevalenza di malattie auto-riportate.
I risultati indicano un’autovalutazione (SRH) delle condizioni di salute così distribuita: cattiva (2.2%), normale (13.1%), buona (43.0%), molto buona (29.1%) ed eccellente (12.6%). Rispetto alle persone indicanti problemi di salute, spiccano otto gruppi di malattie che comprendono circa ¾ del totale delle malattie riportate: patologie muscolari (21.6%), ipertensione (13.6%), problemi digestivi (13.6%), problemi digestivi (10.8%) patologie respiratorie (8.5%), problemi di cuore (8.0%), anemia (7.0%), allergia (4.2%) e diabete (2.8%).
Circa il 10% del campione presenta una multi-morbilità. Una variabile significativa è rappresentata dalla provenienza geografica: appartenere a una nazione con un indice basso di sviluppo umano aumenta le probabilità, rispetto a chi è originario di una nazione con un indice alto di sviluppo umano, di avere un’auto-valutazione di salute negativa. In altre parole, lo studio conferma l’importanza, già nota in letteratura, dei fattori pre-migratori sulle determinanti di salute. Interessante anche il dato relativo alla correlazione fra genere femminile e un’autovalutazione negativa delle condizioni di salute. In particolare, un basso punteggio di SRH è associato al genere femminile, a un’età superiore a 45 anni, a una condizione di sovrappeso o di obesità, a una lunga permanenza in Italia.
Occorre però cautela nell’interpretazione dei dati, in quanto lo strumento scelto per l’autovalutazione della salute risente delle differenze socio-culturali rispetto alla concezione e alla percezione delle condizioni di salute/malattia.
Dall’analisi degli altri dati emerge un quadro complesso, in quanto l’HRQoL mostra livelli relativamente più moderati rispetto all’auto-valutazione. Punteggi minori nella dimensione fisica di HRQoL sono associati alla presenza di immigrazione per motivi di lavoro e di religione, mentre coloro che sono migrati per ragioni di famiglia –ricongiungimento, matrimonio- mostrano probabilità minori di riportare punteggi bassi nella dimensione mentale di HRQoL. Va notato che, in ragione della segregazione lavorativa dei migranti, occupati come noto nelle fasce più dequalificate, usuranti e rischiose del mercato del lavoro italiano, il dato appare confermare la maggiore vulnerabilità psico-fisica dei lavoratori migranti rispetto alla popolazione migrante nel suo complesso.
I risultati dello studio sottolineano la presenza di disuguaglianze di salute all’interno della popolazione migrante. I risultati documentano la presenza di una differenza di genere, tale per cui le donne mostrano uno status di salute peggiore degli uomini e riportano una maggiore prevalenza di problemi medici.
Nelle conclusioni gli autori sottolineano la presenza di disuguaglianze di salute all’interno di una popolazione migrante eterogenea. Dal punto di vista metodologico, per gli autori, HRQoL e SRH si sono dimostrati strumenti d’indagine relativamente affidabili, rapidi ed economici per la misurazione delle disuguaglianze di salute.
Use of different subjective health indicators to assess health inequalities in an urban immigrant population in north-western Italy: a cross-sectional study
Domnich et alter
BMC Public Health, 13:1006, 2013

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