LINEE GUIDA SUL “BERE RESPONSABILE” – RISULTATI DI UNO STUDIO INGLESE

Un team di ricercatori inglesi ha analizzato la conoscenza, da parte di un campione di studenti, delle linee guida governative sul bere responsabile e il possesso delle abilità richieste per poter affrontare in modo sicuro l’approccio all’alcol
Sono stati selezionati 309 studenti di scuola superiore, tra i 16 e i 18 anni
, e 125 studenti universitari, tra i 18 e i 25 anni, sottoposti a un sondaggio a proposito delle loro conoscenze, abilità e convinzioni riguardo il bere e l’alcol.
Dall’analisi delle risposte, è emerso che la maggior parte degli intervistati non aveva sufficiente conoscenze e abilità per bere secondo le linee guida.

 Per 5 delle 7 domande, infatti, poco meno della metà dei partecipanti ha fornito le risposte giuste.
I ricercatori hanno inoltre potuto constatare che i drink consumati dai bevitori abituali superano abbondantemente l’unità consentita dalle linee guida e che i ragazzi tendono a sottostimare le unità contenute nei loro drink. A questo proposito, sono state evidenziate differenze tra i due gruppi.

Gli studenti universitari (la cui totalità aveva bevuto nel mese precedente il sondaggio e il 90% dei qual lo aveva fatto nell’ultima settimana) avevano più probabilità di saper quantificare un’unità alcolica mentre gli studenti di scuola superiore conoscevano meglio la definizione di binge drinking (sebbene l’85% degli universitari avesse avuto un episodio simile).

Sebbene gli studenti universitari abbiano fornito un numero significativamente più elevato di stime accurate delle unità alcoliche rispetto agli studenti delle scuole superiori, solo un quarto delle loro stime era poco al di sopra o al di sotto del 10% del contenuto attuale.

La maggior parte delle stime è risultato errato per difetto del 52% tra gli studenti di scuola e del 65% tra gli universitari.

R.O. De Visser, j.d. Birch, My cup runneth over: young people’s lack of knowledge of low-risk drinking guidelines, Drug and Alcohol Review, March 2012, volume 31-issue 2, pp.206-212

Fonte: www.alcolnews.it

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